problemi e patologie relative all' obesità

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V a l e 90
view post Posted on 23/5/2012, 19:01




fonte: www.cibo360.it/alimentazione/pediatrica/patologie.htm


L'obesità è una vera e propria malattia cronica, considerata oggi come più grave, per complicanze e per difficoltà di cura, dello stesso diabete. I suoi effetti e ripercussioni interessano numerosi organi ed apparati. Qui di seguito elenchiamo alcune delle principali manifestazioni.
Sistema endocrino
Sono possibili: pubertà precoce, disturbi in vari settori endocrini (la produzione dell’ormone della crescita, la secrezione dell’ormone antidiuretico, il ciclo del cortisolo, bassi livelli di estrogeni e di testosterone – ovvero gli ormoni rispettivamente femminili e maschili – nel sangue, l’aumento di insulina sierica, dei rialzi negli ormoni tiroidei), un’aumentata resistenza periferica all’insulina.
Metabolismo
Sono frequenti la ridotta tolleranza agli zuccheri, il diabete di tipo 2, valori molto elevati di trigliceridi e colesterolo, iperuricemia fino alla gotta.
La complicanza più grave in assoluto, e purtroppo anche tanto frequente ormai da essere considerata una vera e propria “epidemia nell’epidemia” (OMS 2003) è la sindrome plurimetabolica, che in certi Paesi arriva a colpire il 15% degli obesi, ed è rappresentata da diabete tipo 2, ipercolesterolemia, riduzione del colesterolo HDL, ipertrigliceridemia, ipertensione e naturalmente obesità.
Apparato respiratorio
Si può avere riduzione della capacità respiratoria, dispnea da sforzo, ridotta ventilazione con riduzione dei livelli d’ossigeno, fino alla cosiddetta sindrome di Pickwick (dal nome di un personaggio di Dickens affetto da questa malattia), nella quale si hanno vere e proprie brevi perdite di coscienza durante le normali attività di vita. Sono anche possibili crisi notturne di apnea, ostruzioni catarrali delle vie respiratorie, bronchiti ricorrenti, asma, aumento dei livelli di anidride carbonica in circolo.
Apparato cardiovascolare
Nei grandi obesi di vecchia data è pressoché costante l'insufficienza cardiaca, per fortuna assolutamente eccezionale in età pediatrica, così come l’ipertrofia (aumento di volume) del cuore, gli edemi e le varici agli arti inferiori.
A queste età precoci è però già possibile ed anzi frequente l’ipertensione (e in generale, circa il 60% degli obesi sono ipertesi), così come sono possibili forme più o meno precoci di aterosclerosi, con aumentato rischio futuro di infarto e ictus cerebrale.
L’obesità infantile determina certamente un aumentato rischio di contrarre – una volta adulto – malattie coronariche gravi come l’angina pectoris, l’insufficienza coronarica, l'infarto.
Apparato dirigente
La calcolosi della colecisti così come la steatosi epatica (accumulo di grasso nelle cellule epatiche) sono purtroppo complicanze già frequenti in età pediatrica.
Apparato locomotore
Le articolazioni degli obesi sono molto sollecitate ed è naturale che vadano incontro ad alterazioni e malattie degenerative precoci come l'artrosi, la scoliosi, i piedi piatti, la tibia vara (gambe ad "arco"), il ginocchio valgo, lo scivolamento della testa del femore.
Cute
Acne e smagliature sono le manifestazioni più frequenti, oltre al possibile aumento di infezioni – da funghi o batteriche – nelle pieghe della pelle, che sono più profonde e meno accessibili che nel soggetto normopeso
Complicanze ginecologiche ed ostetriche
Il menarca (la prima mestruazione) precoce è una eventualità frequente, e ad esso fanno spesso seguito irregolarità del ciclo mestruale, emorragie o cicli lunghi e sovrabbondanti, nonché in seguito complicanze della gravidanza (gestosi).
Neoplasie (cancro)
È stata riportata un'aumentata incidenza di tutti i tumori estrogeno-dipendenti come quello della mammella e dell'utero), nonché del colon, della prostata, di alcuni tumori dell'ovaio e della colecisti.
Complicanze di interesse chirurgico
Aumentata frequenza di ernie ombelicali ma soprattutto di ernie inguinali ed ernie jatali (della bocca dello stomaco). In generale il rischio operatorio aumenta, anche nel post-operatorio per la difficoltà di cicatrizzazione e di tenuta delle suture.
Complicanze psicologiche
Se pure la letteratura e l'esperienza clinica non evidenziano nessun particolare tratto psicopatologico e forma psichiatrica legati alla obesità è certo che tale condizione si accompagna a specifici disagi psicologici.
Primo fra tutti la tendenza a nascondersi e a non esporsi che si esprime in quel comportamento abitualmente definito come timidezza e che trova il suo presupposto in una diffusa e intensa sfiducia in se stessi e in un generale senso di inadeguatezza. Queste condizioni possono a lungo andare e con notevole frequenza sfociare in età post-adolescenziale e adulta in vere e proprie fobie sociali.
Altrimenti il senso di inadeguatezza può esprimersi in vere e proprie reazioni depressive accompagnate da comportamenti tossicomaniacali verso farmaci o sostanze che insieme al cibo vengono usate nella ricerca di un sollievo dall'ansia.
Nel bambino spesso le variazioni costanti del tono dell'umore in senso quasi depressivo e/o l'eccessiva timidezza possono avere serie ripercussioni sul comportamento scolastico e sull'inserimento sociale nonché sulla formazione della sua identità sessuale e sul comportamento eterosessuale.
L'obesità in conclusione può finire con l'affliggere i tutti gli aspetti significativi dell'identità personale.
 
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